La luce
Con il termine luce si indica la posizione della fonte luminosa rispetto alla macchina fotografica.
Essa può essere:
• in piena luce → mostra tutti i particolari
• in controluce → evidenzia le forme rispetto ai particolari
• in ombra → sottolinea con la luce alcuni elementi rispetto ad altri
La scelta del fotografo dipende dall’importanza che vuole attribuire ai particolari o alle forme o ad alcuni elementi dell’immagine.
Parlando di luce, non si può non citare l’esposizione.
In fotografia il termine esposizione indica la quantità totale di luce che in un certo periodo di tempo passa attraverso il sistema ottico per colpire il sensore/pellicola.
La quantità di luce che passa dipende da 3 fattori: tempo, ISO e apertura diaframma.
La messa a fuoco
Quando ci guardiamo attorno con i nostri occhi, abbiamo la percezione che tutto sia nitido e sempre a fuoco: l’occhio umano è un organo altamente complesso, abituato a “focalizzare” continuamente quello che sta osservando e abituato a continui cambiamenti repentini di luce e inquadrature.
In realtà il nostro occhio vede a fuoco solamente quello che sta puntando direttamente, tutto quello che è attorno (coda dell’occhio) rimane riconoscibile ma sicuramente sfuocato.
L’obiettivo della macchina fotografica si comporta nello stesso modo dei nostri occhi, solo una parte dell’immagine viene messa a fuoco, questa area viene chiamata profondità di campo.
Esistono diversi tipi di messa a fuoco. Essa consiste nella regolazione della distanza tra le lenti dell’obiettivo e il sensore della fotocamera in modo che il soggetto risulti ben nitido sul sensore.
La regolazione può essere fatta in modalità:
• Messa a fuoco manuale;
• Messa a fuoco automatica;
• Sistema attivo;
• Sistema passivo
Mettere a fuoco significa “fare in modo che ciò che vogliamo fotografare abbia dei bordi definiti”.
Il piano di fuoco è sempre e soltanto uno. Il “piano” è l’insieme dei punti che hanno la stessa distanza dal sensore della macchina fotografica.
Il piano di fuoco è quel piano geometrico che contiene tutti i punti che sono a fuoco in un singolo scatto: la fotocamera è in grado di mettere a fuoco solo oggetti ad una distanza ben definita e nient’altro.
Agire sulla ghiera della messa a fuoco del nostro obiettivo (facendolo manualmente o lasciandolo fare alla macchina) significa spostare avanti o indietro il piano di fuoco.
Le moderne fotocamere possiedono molti punti di messa a fuoco, ed è possibile selezionare l’area del fotogramma in cui si trova il soggetto che si vuole mettere a fuoco.
Se il soggetto risulta decentrato potete inquadrarlo e metterlo a fuoco posizionandolo al centro del fotogramma, per poi ricomporre l’inquadratura senza rilasciare il pulsante di scatto in modo da mantenere le impostazioni, infine non vi resta che scattare!