Scattare una foto significa, catturare la luce che proviene dalla scena che stiamo inquadrando.
La misura della quantità di luce che colpisce il sensore è detta esposizione.
IL DIAFRAMMA
determina la quantità di luce che arriva al sensore della fotocamera quando scatti.
Fisicamente, è un meccanismo formato da lamelle che si sovrappongono a circoscrivere un foro, di cui può essere regolata l’ampiezza.
Attenzione: questo foro si controlla attraverso il corpo macchina, ma si trova all’interno dell’obiettivo.
L’apertura del diaframma viene misura in valori numerici “f”, e viene indicato il
rapporto tra lunghezza focale apertura.
Maggiore è questo numero, minore sarà l’apertura e viceversa.
La maggior parte delle fotocamere parte con aperture da f/2,8 oppure f/4.
In slang il diaframma viene anche definito “APERTURA”
![kF9rrMp](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/kF9rrMp-1024x477.png)
![Diaframma-1024x567](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/Diaframma-1024x567-1.jpg)
![Aperture_P3_720x350-1](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/Aperture_P3_720x350-1-300x146.png)
![lunghezza-focale-cosa-serve](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/lunghezza-focale-cosa-serve.jpg)
![profondita-di-campo-esempio-2](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/profondita-di-campo-esempio-2.jpg)
PROFONDITA’ DI CAMPO
La profondità di campo di una fotografia è tutto lo spazio che il nostro occhio percepisce come nitido.
Il punto focale nelle fotocamere è solo un punto, mentre il nostro occhio è in grado di percepire come nitida anche una zona più o meno grande di fronte e dietro di lui.
L’ampiezza di questa zona nitida è dunque la profondità di campo della nostra fotografia.
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TEMPO DI SCATTO
In fotografia, il tempo di scatto, il tempo di posa o il tempo d’esposizione è l’intervallo di tempo durante il quale l’otturatore della macchina fotografica rimane aperto per lasciar passare la luce al momento dello scatto.
Il tempo di esposizione si misura in secondi o in frazioni di secondo (ad esempio 4’’ o 1/125 s).
Il tempo ideale per le foto non mosse è 1/60 sec.
![Screenshot 2023-02-15 alle 16.50.07](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/Screenshot-2023-02-15-alle-16.50.07.png)
foto six tempo 1/80. foto dx tempo 1/800
![image-colorful-light-trails-with-motion-blur-effect-long-time-exposure-isolated-background_212889-4930](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/image-colorful-light-trails-with-motion-blur-effect-long-time-exposure-isolated-background_212889-4930.jpeg)
ISO
ISO è uno degli elementi che determinano la quantità di luce catturata dal sensore/pellicola di una macchina fotografica digitale.
Più precisamente, nella fotografia digitale, l’ISO indica la sensibilità del sensore alla luce.
Più alto è il valore dell’ISO, più elevata è la sensibilità alla luce.
Nella fotografia analogica per cambiare ISO era necessario cambiare pellicola. Oggi basta premere un paio di pulsanti.
Il minimo valore di ISO possibile al giorno d’oggi è 50 e la scala dell’ISO è la seguente:
50 100 200 400 800 1600 3200 6400 12800.
Qual è la più importante utilità dell’ISO?
Le situazioni in cui avremo più bisogno di agire sull’ISO sono quelle in cui la luce disponibile è scarsa.
Pensiamo, ad esempio, agli ambienti chiusi o alle foto serali all’aperto.
Le variabili per una buona esposizione possono essere
- alzare il tempo di esposizione, rischiando di ottenere una foto mossa o scie dagli oggetti in movimento,
oppure
- aumentare l’apertura del diaframma, riducendo la profondità di campo, che potrebbe non portarci al risultato che vogliamo.
Per evitare queste due soluzioni possiamo quindi alzare l’ISO, fino a che i valori di apertura e tempo di esposizione sono simili a quelli che desideriamo.
Ma allora, è sempre possibile ovviare ad una scarsa illuminazione sparando al massimo l’ISO?
ISO e rumore
Purtroppo aumentare l’ISO e quindi la sensibilità alla luce del sensore, amplifica il segnale ricevuto dal sensore, quindi anche il rumore (sgranatura) che in esso è presente normalmente.
Perciò foto con valori di ISO alti possono presentare alti livelli di rumore.
![canon-g12-noise-shots-4EV](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/canon-g12-noise-shots-4EV.jpg)
![](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/3915728840_5159f25198.jpg)
![profondita-di-campo](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/profondita-di-campo-1024x576.jpeg)
![macchinaISO](https://www.studiolab.info/LAB/wp-content/uploads/2023/02/macchinaISO-300x169.jpg)